COSTITUZIONE DI UNA RETE ECOMUSEALE PER LA GESTIONE DEI PROPRI PAESAGGI
Il partenariato di cooperazione scaturisce dalla presenza di esperienze ecomuseali attive sui territori di competenza del GAL Open Leader (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, area del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale) e del Gal Trasimeno Orvietano (Regione Umbria, territorio del Trasimeno e dell’Orvietano). Open Leader conta infatti sul proprio territorio ben tre Ecomusei riconosciuti dalla L.R. 10/2006: l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese, l’Ecomuseo Val Resia e l’Ecomuseo Val del Lago, mentre sul territorio del Gal Trasimeno Orvietano opera invece solo l’Ecomuseo del Paesaggio Orvietano, riconosciuto ufficialmente dalla L.R. 34/2007, mentre l’Ecomuseo del Paesaggio del Trasimeno è in fase di riconoscimento.
L’obiettivo del progetto è quello di dare agli Ecomusei l’opportunità, attraverso lo scambio e il lavoro in rete, di condividere azioni e buone pratiche di tutela, gestione e valorizzazione dei paesaggi rurali secondo quanto previsto dalla Convenzione Europea del Paesaggio. Il progetto si inserisce infatti nel tema cardine della conservazione attiva e della gestione del territorio e del patrimonio locale, prospettando azioni finalizzate alla conoscenza da parte delle comunità locali, allo sviluppo sostenibile e prefigurando misure che andranno a supporto del turismo rurale.
Grazie al progetto sette comunità locali hanno avuto la possibilità di sperimentare un esercizio di partecipazione nell’ambito della conoscenza e cura del proprio territorio e di vedere realizzati concretamente i risultati di tale sforzo tramite l’elaborazione delle seguenti mappe di comunità:
• la mappa di comunità dell’Ecomuseo della Val del Lago
• la mappa di comunità di Oseacco dell’Ecomuseo della Val Resia
• la mappa di comunità di Montenars dell’Ecomuseo delle Acque del Gemonese
• le mappe di comunità di Allerona, Castel Viscardo, Fabro e Ficulle dell’Ecomuseo del Paesaggio Orvietano
Il progetto di cooperazione trova il suo completamento nella realizzazione di progetti di paesaggio (cantieri) partecipati, in cui è previsto lo studio e la salvaguardia di alcuni elementi che caratterizzano il paesaggio rurale. I progetti di paesaggio si compongono di attività didattiche, che prevedono la raccolta dei dati, lo studio, le uscite sul territorio e la rielaborazione dei dati, nonché di attività di ricerca, condotta da esperti e volontari, che consiste:
• nell’individuazione di un’opera o di un’attività su cui concentrare le azioni di recupero, salvaguardia e valorizzazione
• nella sensibilizzazione degli enti e dei cittadini per la conservazione dei manufatti o delle attività individuati
• in azioni di recupero, riqualificazione e valorizzazione
• in interviste a portatori di sapere, esperti, artigiani e agricoltori/contadini locali.